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giocare con il cibo bambini

Buchi alle orecchie ad un bambino, quando e come farli?

“Non si gioca con il cibo!”

Quante volte lo sentiamo dire?

Ma fermati un attimo e pensa: davvero vogliamo togliere ai bambini il loro modo naturale di imparare?

Per un bimbo piccolo, il cibo non è solo nutrimento: è un materiale tutto da esplorare.
È freddo, caldo, liscio, rugoso, molle, profumato, appiccicoso.
È un universo sensoriale da scoprire con le mani, la bocca, il naso… e anche coi piedi, a volte. 😅

Quando il tuo bimbo schiaccia la banana, infila le dita nel purè o lancia una carota per vedere dove atterra… sta imparando.
Impara cos’è denso, cos’è fluido, cos’è buono, cos’è strano.
Impara a conoscere il cibo prima di fidarsi a mangiarlo.

Giocare con il cibo stimola i sensi, la coordinazione, il linguaggio, l’autonomia e… la voglia di assaggiare davvero!

Sì, fa disastri.
Sì, sporca.
Sì, a volte sembra uscito da una guerra col sugo.

Ma possiamo accogliere questo bisogno e al tempo stesso salvare la cucina e i nervi con qualche trucco:

✅ Tovagliette impermeabili o un telo sotto il seggiolone
✅ Body e pantaloni “da battaglia” (che se si macchiano… pace)
✅ Porzioni piccole alla volta, per evitare “lanci olimpici”
✅ Coinvolgerlo a fine pasto: un panno in mano e via con le pulizie-gioco!
✅ E soprattutto: tanto respiro profondo. E una foto. Perché sì, anche quel disastro un giorno ti mancherà 💛

Lasciarli giocare con il cibo non vuol dire rinunciare all’educazione.
Vuol dire accompagnarli nel loro modo naturale di crescere.

Oggi, 28 Maggio, celebriamo la Giornata Mondiale del Gioco e con esso, la libertà dei bambini di imparare, come solo loro sanno fare.

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