Sale e bambini

Sale e bambini

Sale e bambini

Il sale si trova naturalmente nella maggior parte degli alimenti, come anche nel latte materno. Carne, pesce, verdura e frutta contengono tutti il sale.

Ecco perché il bambino riceve la giusta quantità di sale necessaria per i processi interni anche dal cibo senza sale aggiunto.

Fino ad 1 anno di vita, un bambino può assumere massimo 1 grammo di sale al giorno. Questa quantità si assume facilmente dai cibi, che naturalmente contengono il sale. I reni dei bambini sotto un anno non sono in grado di processare grandi quantità di sale.

Tra 1 e 3 anni, un bambino può assumere fino ad un massimo di 2 grammi di sale al giorno. Ciò significa che può già mangiare cibo con sale aggiunto. Non lasciatevi ingannare, però, una grande quantità di sale nella dieta è dannosa per tutti, grandi e piccoli.

Per ridurre l’assunzione di sale nei bambini di età inferiore a 1 anno, preparate il cibo senza sale, aggiungendo il sale nel piatto vostro direttamente, se ne avete bisogno. Questo è più facile da fare di quanto sembri.

Al posto di snack salati (cracker, patatine), offrite ai bambini frutta e verdura. In questo modo ridurrete notevolmente la quantità di sale consumata.

Nella dieta di un bambino fino a 1 anno sono consentiti sporadicamente cibi leggermente salati (formaggio, piselli, mais e tonno in scatola, ecc.), nella misura di un prodotto al giorno e non tutti i giorni. Il buon senso vi aiuterà.

Non pensate che per il bambino mangiare senza sale “non sia gustoso”, sono solo le nostre abitudini di gusto a farci utilizzare il sale aggiunto. Il bambino non ha ancora questa “abitudine”, ma sta conoscendo il cibo così com’è al naturale. Siate un esempio per instillare in lui abitudini alimentari sane.

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Taglio sicuro per albicocche, prugne e susine

Copertine post ITA 2 (4)

Albicocche, prugne e susine

Si possono offrire ai bambini fin dai 6 mesi, attenzione però, il frutto dev’essere molto maturo da poterlo schiacciare tra le dita.

⛔️Non offrite frutti non maturi e duri perché c’è il rischio di soffocamento.

✅️Quando date le albicocche, le prugne o le susine, tagliatele sempre almeno in otto spicchi, togliendo ovviamente il nocciolo.

Non è necessario sbucciare i frutti a meno che la buccia non dia particolarmente fastidio al bambino, quindi osservatelo, se non vedete segni di disagio e difficoltà nel gestire il frutto con la buccia, allora potete lasciarla.

⚠️Ricordate sempre di lavare la frutta accuratamente prima di offrirla.

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Ingredienti per piatti estivi

piatti estivi

Ingredienti per piatti estivi

Vorrei darvi qualche suggerimento su quali ingredienti mettere nelle insalate di riso, di pasta, cereali o cous cous, da offrire come piatto sano e sicuro ai bimbi in autosvezzamento durante la stagione calda.

✅️Pomodorini, mi raccomando attenzione ai tagli sicuri, mai offrirli interi, tagliati a metà o a rondelle, ma sempre almeno in 4 spicchi.

✅️Mozzarella, tagliata a dadini.

✅️Ceci, vanno bene anche quelli in scatola, schiacciati leggermente prima di essere aggiunti.

✅️Piselli, preferibilmente cotti da freschi o surgelati, vanno bene anche quelli in scatola (che contengono sale aggiunto) sempre schiacciati leggermente con la forchetta.

✅️Qualsiasi verdura cotta e tagliata in modo sicuro. Noi, per esempio, prepariamo spesso le verdure cotte al forno, tagliate a dadini per condire il cous cous.

✅️Uovo al sodo, è un’ottima fonte di proteine quindi perché non aggiungerlo sminuzzato alla vostra insalata?

✅️Gamberetti, mazzancolle e scampi sgusciati e tagliati per lungo sono un ottimo ingrediente.

✅️Qualche fogliolina di basilico fresco fa più che bene. Mi raccomando però, sminuzzatelo bene, perché quando si appiccica al palato potrebbero dare parecchio fastidio.

⚠️Olive, tagliate almeno in quattro spicchi, tenendo conto che contengono molto sale, quindi se le volete proprio aggiungere all’insalata non abbinatele ad altri ingredienti con sale aggiunto (per bambini sotto l’anno di età).

⚠️Prosciutto cotto, da evitare fino ad 1 anno di età, perché contiene tanto sale. Ricordiamoci sempre, però, del buon senso, se è l’unico ingrediente salato dato al bambino nel corso della giornata potrebbe anche andare bene.

⚠️Sottaceti, attenzione perchè contengono moltissimo sale, li escluderei per i bambini fino ad 1 anno di età.

✅️Ricordatevi che queste sono ricette dove usare tutta la vostra fantasia, quindi se nel frigo avete, per esempio, carne o pesce del giorno prima, potete tranquillamente aggiungerli tagliati in piccoli pezzi.

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Tagli sicuri

Tagli sicuri

SICUREZZA A TAVOLA: I TAGLI SICURI

Oggi vorrei soffermarmi su come tagliare verdure, frutta, pane, formaggio e altri alimenti proprio all’inizio dello svezzamento.

🤜🏻Ricordate che i bambini a 6 mesi prendono il cibo nel pugno con la presa palmare?

👌🏻La presa a pinza, invece, si sviluppa intorno agli 8-9 mesi.

✅Quindi, per sua comodità, taglieremo tutto il cibo in modo che sia facile da afferrare in pugno e portarlo alla bocca.

✅La forma ideale è a bastoncini lunghi quanto un dito mignolo di un adulto, di circa mezzo centimetro di larghezza. 

✅In questo modo una parte rimarrà all’interno del pugnetto, mentre l’altra spunterà sopra per essere comodamente mangiata.

👌🏻Non dimenticate che il cibo dev’essere morbido. Per regolarvi dovreste essere in grado di schiacciarlo con le dita, una consistenza simile ad una patata bollita.

⚠️Non date ai bambini frutta e verdura cruda dura, parleremo di come offrirla ai bambini nei prossimi post.

👶🏻Queste e tante altre regole, nella guida best seller sulla Sicurezza a Tavola e Tagli Sicuri che potete trovare QUI

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Cibo a pezzi: bene o male?

Cibo a pezzi

Cibo a pezzi: bene o male?

Il cibo in pezzi è dannoso per un bambino di 6 mesi, viene digerito o assorbito dall’intestino?

Scopriamolo.

Non esiste un solo studio che affermi la necessità di introdurre alimenti complementari sotto forma di omogeneizzati ai bambini di 6 mesi. Nessuno sà PERCHE’ si debba offrire cibo in purea ad un bambino che sta già seduto da solo e che mostra interesse per il cibo, nel momento in cui sia in grado di prendere da solo dei pezzi tagliati a dovere e portarseli alla bocca.

NON esiste UN SOLO studio che parli dei pericoli del cibo in pezzi nella dieta di un bambino di 6 mesi o anche dei benefici degli omogeneizzati.

Ci sono però studi che evidenziano i BENEFICI dell’introduzione degli alimenti complementari in pezzi. Vediamo quali:

👍 Il bambino impara a masticare fin dai primi pasti, quando il suo riflesso faringeo è ancora al centro della lingua, proteggendolo rapidamente dal rischio di soffocamento. Più il bambino cresce, più il riflesso faringeo si sposta verso la gola e sarà più difficile per lui imparare a gestire il cibo a pezzi.

👍 Il cibo a pezzi incoraggia il bambino a masticare. Quando mastica il cibo, il piccolo lo mescola con la saliva che attiva il processo di digestione già nella bocca. Questo rende più facile per lo stomaco digerirlo.

La masticazione, inoltre, sviluppa la mascella e i muscoli facciali, ciò ha un effetto positivo sullo sviluppo del linguaggio.

👍L’interazione con il cibo in parti solide favorisce lo sviluppo della motricità delle mani e la coordinazione dei movimenti.

👍I pezzetti consentono al bambino di familiarizzare facilmente con gli alimenti fin dall’inizio dello svezzamento: potrà così riconoscerli visivamente ed associare determinati gusti all’aspetto ed alla consistenza.

🤷‍♀️Frullare o omogeneizzare cambia non solo l’aspetto degli alimenti, ma anche la loro struttura cellulare. Il cibo diventa più viscoso e lo rende più difficile da ingoiare.

Lo sviluppo fisiologico del bambino gli consente di mangiare in modo sicuro il cibo morbido in pezzi già a partire dai 6 mesi.

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Perché il bambino sputa il cibo?

Sputa il cibo

Perché il bambino sputa il cibo?

Ricevo spesso questa domanda dalle mamme che stanno affrontando lo svezzamento, vediamo quali sono le principali ragioni di questo comportamento del tutto normale in queste fasi:

✅ Per sorpresa: quando il bambino viene imboccato o intrattenuto per farlo mangiare, il piccolo non si aspetta di ricevere qualcosa in bocca e la prima reazione istintiva è quella di sputare. Ciò non significa, però, che quell’alimento non gli piaccia. Cercate di far in modo che il bambino sia sempre consapevole di ciò che sta facendo durante il pasto. Ricordate il principio dell’alimentazione responsiva (ne ho parlato qui).

✅ Per curiosità: per vedere cosa gli è stato dato o come appare il cibo masticato, lo sputa. I bambini esplorano continuamente! Se state imboccando con il cucchiaio e non gli mostrate il contenuto, potrebbe sputare per scoprire il che aspetto ha il boccone. Se mangia da solo, potrebbe voler vedere com’è il cibo masticato. 

✅Non gli piace il gusto. Il bambino ha già le proprie preferenze di gusto. Prova il cibo, non gli piace il gusto e lo sputa. Offrite sempre prodotti diversi tra cui scegliere e non scartate gli alimenti che sputa, ma riproponeteli.

✅ Non gli piace la consistenza. In questo caso, sperimentate diverse forme e consistenze del cibo offerto. Se non gli piace la cotoletta, provate ad offrirgli una coscia di pollo, per esempio.

✅ Non gli piace la temperatura. Ciò accade spesso. Tenete d’occhio il bambino, seguite la sua reazione e regolate la temperatura delle pietanze in base alle sue preferenze.

✅ Ha troppo cibo in bocca e non riesce a gestirlo. Di norma, se offrite al bambino una quantità minore di cibo da mettere in bocca un po’ per volta , smetterà di sputarlo. Per aiutarlo offritegli un sorso d’acqua.

✅ Il bambino ha fame e vuole il latte. Se il bambino arriva affamato a tavola, durante l’inizio dello svezzamento, è molto probabile che non mangi. Non capisce ancora che gli alimenti complementari lo possono saziare. In questa fase, l’unica fonte di nutrimento che lo sazierà è il latte materno o in formula. Per evitare che ciò accada, basta dare al bambino la sua poppata 30 minuti prima del pasto. In questo modo sarà felice e predisposto ai nuovi gusti.

✅Non ne vuole più. Se è così, non insistete. Nessuna buona intenzione nel nutrire un bambino con “cibo sano” giustifica la forzatura, che ha solo effetti negativi sul rapporto con il cibo.

✅Non capisce cosa fare con quell’alimento specifico. Mostrategli come masticare in modo teatrale descrivendo a parole le vostre azioni. Mangiate sempre insieme in modo che abbia sempre un esempio dell’adulto di riferimento.

📌Come avete potuto leggere, ci sono molti motivi che possono portare a questo comportamento, che fa parte dell’evoluzione del rapporto che il bambino ha con il cibo. L’importante è osservare e non reagire negativamente a questi episodi naturali, mantenete sempre un clima sereno, che è il segreto di uno svezzamento piacevole e di successo.

🔥Affrontiamo questo e tutti gli altri aspetti nel video corso “Svezzamento e Autosvezzamento con Piacere”, scopri tutti i dettagli qui.

Commenti e risposte QUI

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Bevande per bambini

Bevande per bamb

Bevande per bambini

Vediamo cosa dicono al riguardo le autorevoli organizzazioni internazionali:

0-6 mesi

Esclusivamente latte materno o di formula. La parola chiave qui è ESCLUSIVAMENTE. Ciò significa che tutto il resto è escluso. È vietato. Infusi, tè al finocchio, succo di mela, etc.
Il bambino riceve abbastanza liquidi dal latte…anche in estate.

Per i bambini allattati con latte in formula, l’integrazione con l’acqua è indicata solo in presenza di segni di disidratazione (molto raro).

7-12 mesi

La bevanda principale è sempre il latte + una piccola quantità di acqua.

Con l’inizio dell’introduzione degli alimenti complementari, i bambini allattati con la formula, devono assolutamente iniziare a bere acqua ad ogni pasto.

Per bambini allattati al seno, non è indispensabile somministrare acqua se l’allattamento a richiesta continua. Se, però, mentre voi bevete il bambino la richiede, allora offritegliela.

In termini di quantità, cercate di non superare i 120 ml di acqua al giorno. Se soffre di stitichezza, allora potete offrirne di più.

Tutto qui, non servono altri liquidi.

13-24 mesi

La bevanda principale è sempre l’acqua, che dev’essere sempre a disposizione del bambino.

Continuate ad allattare. Ricordate che l’OMS raccomanda di allattare fino a 2 anni o più se la mamma e il bambino lo desiderano?

Potete offrire latte vaccino intero o un’alternativa vegetale. Fate solo attenzione al latte di riso: potrebbe contenere quantità di arsenico non adatte ai bambini al di sotto di 5 anni.

Il volume consigliato è di circa 120 ml al giorno.

2-5 anni

L’acqua rimane la bevanda principale.

Potete passare a un latte meno grasso (ma non scremato).
Potete continuare ad allattare.

Potete offrire una piccola quantità di succo 100% frutta (non più di 120 ml al giorno). Idealmente, durante i pasti, ciò ridurrà il rischio di carie.

Potete offrire diversi tipi di tè e tisane.

I medicinali da assumere con acqua, sono un’eccezione a queste raccomandazioni. Se viene prescritto l’uso (gocce, sciroppi, etc), allora, ovviamente, possono e devono essere somministrati a un bambino di qualsiasi età.

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Limitare il cibo, quando si può?

Limitare il cibo

Limitare il cibo, quando si può?

QUANDO È NECESSARIO LIMITARE IL CIBO A UN BAMBINO?

Cosa fare se il bambino sembra mangiare troppo? Dovremmo limitarlo?

‼️ Analizziamo in quali casi è necessario limitare la quantità di cibo:

✅ Quando il cibo che mangia è già porzionato e c’è solo una quantità stabilità per ogni membro della famiglia.

In questo caso, al bambino viene offerta solo la sua porzione. Se chiede il bis, allora si può spiegare con calma che non c’è nè più.

✅ Quando il bambino soffre di intolleranze alimentari di prodotti specifici.

Ricordate che l’intolleranza alimentare dipende soprattutto dalle quantità consumate: potrebbe non esserci nessuna reazione con mezza arancia, ma con una intera si. In questo caso, offriamo semplicemente al bambino una porzione limitata che non provochi nessuna reazione.

‼️ Non bisogna limitare se:

⛔Avete l’impressione che vostro figlio abbia mangiato abbastanza.

Nessuno, tranne il bambino stesso, può sapere se quanto ha mangiato sia abbastanza. Imparate a fidarvi di lui.

⛔Avete l’impressione che la porzione sia troppo abbondante. Ancora una volta, questa è la VOSTRA sensazione e la VOSTRA interpretazione. Il bambino è in grado di ascoltare il proprio corpo, lasciatelo fare.

⛔Avete l’impressione che vostro figlio sia in sovrappeso.

Fate sempre riferimento alle tabelle ufficiali “età-peso” pubblicate sul sito dell’OMS. Quanto indicato su questa tabella, rappresenta la norma del peso. Se supera in modo significativo i suoi valori di riferimento, allora questa è l’occasione per consultare il pediatra e approfondire, ma non è un motivo valido per mettere a dieta il bambino. Potrebbe essere necessario modificare la sua dieta per adeguarla al meglio, ma non bisogna imporre divieti e restrizioni.

‼️‼️Tutte queste regole sono applicabili se il bambino mangia sano (cibo non troppo salato/dolce), se mangia senza cartoni animati, senza persuasioni o distrazioni, se il bambino ha un orario stabilito e regolare per i pasti e non v’è necessità di “mangiare anche per domani”.

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Svezzamento vs obesità

Svezz vs obesità

Svezzamento VS obesità

SVEZZAMENTO COME ARMA CONTRO L’OBESITÀ
Iniziamo con alcune statistiche:

I casi di obesità nel mondo sono triplicati dal 1975 ad oggi.

❗Il numero totale di persone obese nel mondo è di circa 2 miliardi, ovvero circa il 30% della popolazione totale

❗Il numero di persone obese continua a crescere

❗Più di 3 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’obesità

❗L’obesità negli adulti è associata a una ridotta aspettativa di vita sia negli uomini che nelle donne

❗Sono state identificate più di 230 co-patologie e complicanze aggravate dall’obesità e la perdita di peso migliora la prognosi per la maggior parte di esse

‼️ Ed ora un dato shock:

❗❗❗ In ambito nutrizionale, la causa principale dell’obesità è nel metodo sbagliato con cui si propongono i cibi solidi in età 0-2 anni. In pratica nel modo in cui nutriamo i nostri figli fin dai primi giorni di vita. Riuscite a immaginare che la salute futura dei nostri figli è nelle nostre mani?

Ecco quali atteggiamenti durante lo svezzamento possono portare all’obesità a lungo termine:

⛔Imboccare il bambino troppo velocemente. Questo causa l’assunzione di più cibo necessario, prima che il cervello possa ricevere l’impulso della sazietà. Di solito questo arriva con 10-15 minuti di ritardo dall’ultimo boccone.

⛔Porzioni troppo abbondanti che, abbinate al desiderio di convincere il bambino a finire il piatto ad ogni costo, lo abituano a mangiare più del necessario ad ogni pasto.

⛔Cibo in cambio di videogiochi e cartoni animati. Frasi tipo “puoi guardare la tv solo quando finisci il piatto” o “Se mangi tutto ti do il telefonino” etc etc, vanno evitate.

⛔Troppi cibi grassi e zuccherati. L’abuso di prodotti industriali, come bibite dolci, merendine, dolciumi etc, può facilmente portare a superare i limiti di assunzione giornaliera consigliati.

⛔Mangiare fuori pasto e senza regole. Molto spesso si tratta di prodotti facili da mangiare e industriali, che consumati poco e spesso fanno eccedere il fabbisogno calorico giornaliero.

L’autosvezzamento mette la capacità del bambino di autoregolarsi al primo posto, permettendoci di non indurlo a comportamenti errati.

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L’autosvezzamento è per tutti?

L'autosv è per tutti

L'autosvezzamento è per tutti?

L’autosvezzamento è adatto a tutti i bambini? Tutti possono cominciare a 6 mesi?

Ecco alcuni casi in cui l’autosvezzamento non può essere praticato:

❌Bambini nati prematuramente (prima delle 37 settimane).

Hanno bisogno di un po’ più di tempo per essere pronti a livello psicomotorio. E’ buona prassi cominciare in questo caso a 6 mesi, ma non rispetto alla data di nascita effettiva, bensì a quella presunta.

❌Bambini con ritardo dello sviluppo

Potrebbero semplicemente non essere fisicamente in grado di stare seduti da soli ed afferrare il cibo.

❌Bambini con frenulo linguale corto

Questa patologia, facilmente risolvibile fin dal primo mese, impedisce ai bambini di muovere completamente la lingua, può essere quindi molto più difficile per loro gestire i cibi solidi e lavorarli.

❌Bambini con tono muscolare ridotto (ipotonia)

Potrebbero non essere in grado di stare seduti da soli e tossire efficacemente in caso di ostruzione delle vie respiratorie per liberarle.

❌Bambini con disfagia

Questo disturbo, già evidente durante l’allattamento, si verifica durante la deglutizione, quando il bambino non è in grado di deglutire il cibo o ha grandi difficoltà nel farlo. Il più delle volte si verifica a causa di malattie muscolari o del tessuto connettivo. Provando fastidio durante la deglutizione, cibo o liquidi potrebbero entrare nella trachea, nel naso o nella laringe.

❌Bambini con palatoschisi

Poiché nel processo di masticazione del cibo, i bambini lo impastano con le gengive e sul palato, la fessura presente a causa di questa patologia, diventa un ostacolo diretto per questo processo. Dopo che il problema è stato risolto e dopo il periodo di riabilitazione, il bambino può passare liberamente agli alimenti complementari in pezzi.

Questo significa che in tutti questi casi, questi bambini non saranno mai in grado di praticare l’autosvezzamento? Affatto! Avranno bisogno solo di un po’ più di tempo per essere completamente pronti a mangiare in sicurezza, seguendo le regole.

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