Se mangia con le mani, non userà mai le posate! …dicono

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Se mangia con le mani, non userà mai le posate! ...dicono

Leggo spesso frasi del genere e sento dire anche che, fin dai primi giorni di autosvezzamento, si deve “insegnare” al bambino a “comportarsi correttamente” a tavola.

Ragazzi, siamo seri! Se seguiamo questa logica, allora:

Il bambino non può gattonare, perché non imparerà mai a camminare.

I pannolini sono inutili, li userà per anni e anni!

Non prendere in braccio il tuo bambino! Si abituerà e si aggrapperà a te fino al suo matrimonio!

Spero che stiate ancora leggendo questo post e non siate corsi a cancellarvi.

Tutte queste affermazioni sono totalmente assurde per me. Non la penso così, e sò che nemmeno voi, vero?

Mangiare con le mani e giocare con il cibo sono fasi naturali dello sviluppo di un bambino. Le sensazioni tattili sono lo strumento più importante per lui, per comprendere il mondo che lo circonda. Il gioco è l’unico modo familiare ed accessibile per apprendere ed acquisire abilità.

E’ normale che giochi con il cibo e che mangi con le mani, questa è una fase dello sviluppo.

Se il bambino ha davanti a sé un esempio costante di come comportarsi a tavola, allora imparerà sicuramente a mangiare con le posate e a non lanciare il cibo durante il pasto.
Allo stesso modo in cui imparerà a camminare e a correre, a parlare ed utilizzare la toilette, lo farà con l’alimentazione.

Siate solo un esempio per i vostri figli, mangiate con loro gli stessi piatti ed evitate i gadget durante i pasti. Guardatevi negli occhi, siate l’esempio giusto per loro!

Questo funziona SEMPRE.

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Alimenti vietati nello svezzamento

Alim vietati

Alimenti vietati nello svezzamento

Uno dei principali obiettivi dell’autosvezzamento è condividere con il bambino lo stesso cibo in famiglia a tavola, stando sempre attenti a quelli proibiti. Scopriamo quali e perchè:

Fino ad 1 anno:

❌MIELE

E’ pericoloso sia crudo che cotto a causa del rischio di botulismo.

❌SALE

Troppo sale danneggia i reni.
Fino a 1 anno di vita la quantità consentita è di 1gr al giorno, da 1 a 2 anni, 2gr.

Verdure, carne e pesce contengono già sale, quindi il sale aggiunto dovrebbe essere escluso nel primo anno di vita.

❌LATTE VACCINO

Il latte può essere utilizzato come ingrediente per le ricette dai 6 mesi, ma non come bevanda.

Burro, formaggio, ricotta etc. vanno bene dai 6 mesi.

❌BEVANDE OLTRE L’ACQUA

Fino ad 1 anno, l’unico liquido oltre al latte materno o di formula, può essere solo l’acqua.

Fino a 2 anni:

❌TE’, CAFFE’, CACAO E INFUSI

L’OMS avvisa che l’effetto delle tisane sui bambini non è noto, pertanto raccomanda di astenersi fino a 2 anni.

Tè, caffè e cacao interferiscono con l’assorbimento del ferro nell’organismo ed eccitano il sistema nervoso del bambino.

❌ZUCCHERI AGGIUNTI

L’OMS, l’AHA, l’AAP e il CDC, raccomandano di evitare lo zucchero aggiunto fino a 2 anni. Quello della frutta non è considerato “aggiunto” e non è dannoso.

Fino a 4 anni:

❌TUTTI GLI ALIMENTI PICCOLI E DURI

Ad esempio, olive e uva intere, noci non tritate, popcorn, ecc.

❌ SEMILAVORATI INDUSTRIALI, INSACCATI, SALSICCE ETC.

Contengono molto sale, zucchero, grassi saturi e conservanti. lo IARC (OMS) ha indicato il consumo eccessivo di carni lavorate come cancerogeno (Gruppo 1).

Fino a 5 anni:

❌CIBI CRUDI O SEMI CRUDI DI ORIGINE ANIMALE: UOVA, PESCE, CARNE, FRUTTI DI MARE, a causa di rischio di contagio da listeria e altri batteri.

I prodotti semi crudi includono: carne e pesce affumicati, uova alla coque e occhio di bue, sushi, etc.

Ok dai 6 mesi in sù, ma solo se cotti bene.

❌LATTE NON PASTORIZZATO E DERIVATI

C’è rischio di infezione da listeria e altri batteri, neutralizzati solo dalla pastorizzazione.

❌PESCI DI GROSSA TAGLIA (Es. PESCE SPADA)

A causa dell’alto contenuto di mercurio. Non sono raccomandati nemmeno per le donne incinte.

❌FAGIOLI E SEMI SENZA TRATTAMENTO TERMICO

A causa del rischio di infezione da listeria e salmonella.

❌FORMAGGI CON MUFFA SENZA TRATTAMENTO TERMICO

Se tali formaggi vengono lavorati termicamente (ad esempio, cotti al forno), possono essere offerti ai bambini dai 6 mesi.

⚠️FUNGHI ne ho parlato più dettagliatamente in questo articolo QUI

Domande e risposte qui

 

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Masticare senza denti…si può?

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Masticare senza denti...si può?

Tutti noi mastichiamo con i molari, i denti da masticazione posteriori, che compaiono in numero sufficiente intorno ai due anni, mentre utilizziamo i denti anteriori per 2 funzioni principali:

✅ Mordere o strappare parti di cibo da un pezzo intero

✅ Fare da supporto alla lingua per amalgamare il cibo con la saliva

‼️ Come puoi notare, non mastichiamo con i nostri denti anteriori.

L’OMS raccomanda di non ritardare l’introduzione di cibi in pezzi nella dieta del bambino e consiglia di introdurli non oltre l’età di 8-10 mesi. Con l’autosvezzamento, invece, si inizia subito ad introdurre il cibo in pezzi, mentre se aspettassimo la comparsa dei denti da masticazione, dovremmo attendere fino a circa due anni.

Se aspettassimo quali sono i rischi?

⚠️Ci sono studi che hanno dimostrato che i bambini che assumono esclusivamente cibo omogeneizzato oltre i 15 mesi, crescendo, diventeranno estremamente selettivi nel mangiare.

⚠️Più ritardiamo l’introduzione del cibo a pezzi, più difficile sarà questo passaggio. Il bambino si abituerà solo alla consistenza omogeneizzata, facendo fatica ad imparare a masticare e deglutire in sicurezza.

⚠️Il rischio di soffocamento aumenta notevolmente quando si passa dagli omogeneizzati ai pezzi dopo l’anno di età.

⚠️E’ una questione fisiologica: il riflesso faringeo, che protegge il bambino dal soffocamento, si sposterà più in profondità, nella parete posteriore della lingua. In pratica, il meccanismo di difesa del bambino si modifica e si indebolisce.

⚠️Inoltre non è incentivato a masticare: di conseguenza la mascella e i muscoli facciali non si svilupperanno adeguatamente.

Introdurre il cibo a pezzi fin dall’inizio dell’autosvezzamento è sicuro, purché si seguano le corrette linee guida di alimentazione e sicurezza.

A tale scopo, ho creato una guida apposita che troverete qui

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Soffocamento: top 10 cibi pericolosi

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Soffocamento: top 10 cibi pericolosi

  1. I più pericolosi sono quelli rotondi e lisci: uva, olive, pomodori ciliegini, ecc. devono essere tagliati in 4 parti, almeno fino ai 3 anni di età.
  2. Verdure crude, dure e fibrose (carote, mela, sedano), devono essere cotte fino a quando non sono morbide o in alternativa grattugiate.
  3. Prodotti tagliati a rondelle (wurstel, salsicce, ecc.), delle dimensioni di una moneta da 1 euro, devono essere tagliati a mezzaluna.
  4. Popcorn, caramelle dure (soprattutto i lecca-lecca), gommose o marshmallow (perché duri o difficili da masticare) sono proprio da escludere.
  5. Tutta la frutta a guscio intere (noci, nocciole, anacardi) a causa della loro durezza, ma si possono tranquillamente offrire tritate dai 6 mesi in su.
  6. Creme spalmabili dalla consistenza troppo viscosa ed appiccicosa (tipo creme di nocciole) date col cucchiaio. In alternativa possono essere spalmati sul pane.
  7. Tarallucci, grissini o prodotti simili. Sono facili da mordere per staccare un pezzo grosso, ma sono molto difficili da masticare.
  8. Mollica di pane (se compattata e a forma sferica)
  9. Carne dura a pezzi grandi, difficile da masticare anche per gli adulti.
  10. Patatine in busta, crosta di pane e cracker. Si spezzano in modo imprevedibile, possono graffiare il palato del bambino.

Per tutti questi prodotti il rischio di soffocamento persiste fino a 4-5 anni.⠀
Il rischio aumenta di molto se il bambino mangia mentre cammina, in macchina o nel passeggino in movimento. Non vi lasciate ingannare dal pensiero “ormai mio figlio è bravo a masticare”, perché è proprio lì che abbassiamo la guardia e possono succedere cose drammatiche.

Commenti e risposte QUI

‼️Potete trovare più informazioni su come servire altri alimenti nella nostra guida completa sui tagli sicuri e la sicurezza a tavola QUI

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Riflesso faringeo o soffocamento?

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Riflesso faringeo o soffocamento ?

In questo post vorrei spiegare la differenza tra rischio di soffocamento e riflesso faringeo (conato di vomito) che è proprio quello che sperimenta il bambino all’inizio dell’autosvezzamento.

Il riflesso faringeo (di seguito – RF) è un meccanismo che protegge il bambino dall’introduzione in gola di pezzi troppo grandi e lo stimola a continuare la masticazione per deglutire in sicurezza. Nei bambini di età compresa tra 6 e 8 mesi, il RF si attiva nella parte centrale della lingua, motivo per cui si verifica così spesso all’inizio dell’autosvezzamento. Per questo motivo è importante iniziare ad offrire cibi in pezzi proprio a bambini di questa età, perchè questo è il momento in cui sono più protetti.

Il RF si verifica quando:

✔️Il bambino sperimenta una consistenza sconosciuta o sgradevole (anche se il prodotto è già familiare)

✔️ Il pezzo è troppo grande per lui e, con l’aiuto del RF, il corpo avvisa il bambino che il cibo dev’essere ulteriormente masticato prima di deglutire

✔️ Il pezzo è andato troppo in profondità. Qui il RF aiuta a spostarlo nella parte anteriore della lingua per essere “lavorato” ancora.

❗Il RF non significa che:

❌ Al bambino non piace il cibo (anche se ciò è possibile)

❌ Il bambino non è ancora pronto per gestire cibo in pezzi (diversamente, se il RF interviene, allora tutto procede correttamente)

Quando la situazione diventa pericolosa? Se vi sembra che il bambino stia soffocando e debba essere soccorso urgentemente, analizzate quanto segue:

🔥 Se il bambino ha un colorito rosso ed è rumoroso, sta bene. L’aria entra nei polmoni. È al sicuro e sta bene. Non interferite, rimanete lì a supporto.

🔥 Se il bambino è silenzioso e ha un colorito bluastro, sta soffocando. Ha bisogno di essere soccorso urgentemente!

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Pezzetti di cibo nel pannolino

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Pezzetti di cibo nel pannolino...c'è da preoccuparsi?

Trovare pezzi di cibo ancora intatti nel pannolino causa dubbi sull’autosvezzamento. Questo significa che il bambino non è ancora pronto e non digerisce bene?

No, questo non significa che il bambino non sia pronto, anzi è una fonte di informazioni sui suoi progressi.

Le parti di cibo nelle feci sono normali, ecco perchè:

✔️La causa principale è che il bambino non ha ancora imparato bene a masticare. Non capisce bene come farlo, non padroneggia completamente il meccanismo della masticazione. Dategli un esempio mangiando insieme e lasciate che si alleni di più.

❗Man mano che il bambino migliora le capacità di masticazione, i pezzetti di cibo nel pannolino diminuiranno.

✔️ Il contenuto del pannolino aiuta a capire se effettivamente il bambino sta mangiando e cosa esattamente. Questo preoccupa molti di noi, vero?

Sta assimilando quello che mangia?

Certo che si! I pezzi masticati bene, grazie al lavoro degli acidi gastrici nello stomaco si trasformano in chimo, una sostanza omogeneizzata dalla quale l’intestino estrae tutte le sostanze nutritive.

Si assimila tutto? Certamente no. Parte del cibo transiterà senza essere assimilato, ma questo non deve spaventarci: nella fase iniziale dello svezzamento gli alimenti complementari non devono essere la fonte principale della nutrizione. Sarà il latte materno o di formula a soddisfare il suo fabbisogno nutritivo. Anche l’omogeneizzato non viene completamente assimilato, semplicemente non è così evidente, perché entra nello stomaco del bambino già tritato. Frutta, verdure e legumi non sono completamente digeriti neanche dagli adulti, ma noi non guardiamo da vicino quello che il nostro corpo espelle.

È dannoso per l’apparato digerente?

No, anzi: quando offriamo cibo a pezzetti, il bambino istintivamente li masticherà prima di deglutire, mescolando il cibo con la saliva, attivando la digestione già in bocca.
Con l’omogeneizzato invece, i bambini deglutiscono senza masticare e il cibo entra nello stomaco “non preparato”, complicando il processo di digestione.

Commenti e risposte QUI

Affrontiamo questo e altri aspetti dello svezzamento nel corso “SVEZZAMENTO E AUTOSVEZZAMENTO CON PIACERE” – Scopri di più

 

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Comportamenti da evitare con i bambini

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Comportamenti da evitare con i bambini

Sappiamo che il nostro comportamento influisce non solo nel rapporto con i nostri figli, ma anche nel loro rapporto con il cibo, con se stessi e con il proprio corpo.

❗️Non dire agli altri che tuo figlio “non mangia niente”, soprattutto in sua presenza. Dal suo punto di vista lui mangia abbastanza e se ogni giorno sente il contrario da sua madre, ci crederà anche lui e mangerà ancora meno.

❗️ Non lodare i figli degli altri davanti al tuo bambino per il fatto che “mangiano così bene”. In generale, non paragonare i tuoi figli ad altri. Ciò influisce sempre negativamente sull’autostima e provoca ulteriore disagio nei bambini.

❗️Non cucinare solo i suoi piatti preferiti. Se un bambino non vede mai nuovi cibi a tavola, non avrà mai l’opportunità di provarli. Assicurati che ci sia sempre qualcosa di nuovo accanto al suo piatto preferito.

❗️Non costringerlo a mangiare tutto ciò che c’è nel piatto. Minore è la pressione che eserciti su di lui durante un pasto, più è probabile che mangi.

❗️Non offrire dolci come merce di scambio per aver finito il pasto. Dimentica la frase: “prima mangia e poi avrai le caramelle”. A lungo andare questo interferisce con il comportamento alimentare e la capacità di sentire i segnali del proprio corpo.

❗️Assicurati che il cibo nel piatto sia il più vistoso ed appetitoso possibile, con colori e forme diverse, oltre che pratico da mangiare.

❗️Non seguire il bambino in giro per la casa con un cucchiaio in modo che “almeno mangi qualcosa”. Questo rafforza solo la sua convinzione che è così che funziona il pasto e ti allontana molto dal raggiungimento del tuo obiettivo di un pasto sereno in famiglia. Inoltre si crea l’abitudine di mangiare inconsciamente, senza contatto con il proprio corpo.

❗️Infine spegni la TV. Sì, è vero che nell’immediato i cartoni possono aiutare a farlo mangiare, ma a lungo andare, ciò compromette la capacità di tuo figlio di sentire la fame e la sazietà, di essere cosciente di ciò che mangia ed è molto probabile che sviluppi un problema di sovrappeso nell’età adulta.

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Regole per la sicurezza

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Regole per la sicurezza

L’autosvezzamento è sicuro se si seguono le regole di sicurezza.

Ecco quelle più importanti:

  1. Il bambino deve stare seduto in modo autonomo (no si mangia sdraiati). Parleremo separatamente di cosa fare se il bambino ha 6 mesi e non sta ancora seduto.
  2. Il bambino deve mangiare da solo. Non bisogna imboccarlo, né insistere.
  3. È importante presentare il cibo nel modo sicuro. Ne parleremo successivamente.
  4. Non bisogna distrarre o intrattenere il bambino durante i pasti…niente “guarda, l’aereo che vola”, cartoni animati, telefoni etc.
  5. Il bambino non deve arrivare al pasto affamato, ma bisogna offrirgli latte materno o di formula 30-40 minuti prima dei pasti. In un post separato scriverò perché ciò è importante.
  6. Non mettere le mani nella bocca del bambino per recuperare un pezzo grosso, perché il bambino lo sputerà fuori da solo. Intervenire con le mani può creare un pericolo spingendo il cibo dove il bambino stesso non può più gestirlo.
  7. Non dare colpi sulla schiena del bambino se ha tossito. La tosse è il modo più efficace per liberare le vie respiratorie. La natura è più intelligente di noi.
  8. Non si può mangiare in movimento. Ciò aumenta il rischio di soffocamento.
  9. Non si deve mai lasciare il bambino da solo con il cibo. Se improvvisamente ha bisogno del tuo aiuto, non potrà chiamarti.

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Autosvezzamento, da cosa cominciare?

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Autosvezzamento, da cosa cominciare?

Perché introduciamo alimenti complementari nella dieta dei bambini? Innanzitutto per familiarizzare con ciò che mangeranno per tutta la vita e, in secondo luogo, per compensare la mancanza di oligoelementi che non provengono nella giusta quantità dal latte materno o da quello di formula. L’OMS nelle sue raccomandazioni afferma che lo svezzamento dovrebbe iniziare con alimenti ipercalorici contenenti ferro.
Quanto ferro pensate contengano i broccoli? Ve lo dico io: 0,73 mg per 100 gr. E le zucchine? Ancora meno – 0,4 mg. Inoltre, il ferro è scarsamente assorbito attraverso cibi vegetali.

Quindi cosa fare?
Iniziate lo svezzamento con alimenti contenenti ferro. Gli studi dimostrano che anche 10 grammi di carne al giorno hanno un effetto positivo sul livello dell’emoglobina nei bambini di età compresa tra 6 e 12 mesi.

Il bambino non mangia carne?

C’è molto ferro nelle uova (di pollo – 2,5 mg e di quaglia – 3,2 mg), nel pesce (ad esempio nello sgombro – 1,7 mg).

Da fonti vegetali: legumi e alcuni cereali (ad esempio grano saraceno). Le lenticchie hanno quasi 12 mg di ferro per 100 g e il grano saraceno ne ha quasi 7 mg per 100 g. Per migliorare l’assorbimento del ferro offrite alimenti di origine vegetale abbinandoli a quelli ricchi di vitamina C. In questo caso verranno in soccorso i broccoli, che contengono 56-76 mg di vitamina C. Oltre ai broccoli, potete offrire al bambino peperoni, pomodori, frutti di bosco ed agrumi.

Un altro compito dello svezzamento è quello di fornire al bambino fonti di energia alternative e anche qui i broccoli e le zucchine non ci aiuteranno molto. Avocado, banana, una varietà di cereali, noci e semi saranno molto più nutrienti. La dimensione dello stomaco di un bambino di età inferiore a 4 anni è uguale alla grandezza del suo pugno. Il nostro compito è trasformare una piccola porzione in una fonte di energia.

Ma quindi…non si mangiano broccoli e zucchine?

Frutta e verdura sono una fonte di vitamine e fibre, ma non sopravvalutate la loro importanza come primi alimenti.

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Quando posso iniziare l’autosvezzamento?

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Quando posso iniziare l'autosvezzamento?

Ecco una domanda che preoccupa molti genitori e che suscita molte polemiche.

L’OMS ed altre organizzazioni autorevoli raccomandano l’introduzione di alimenti complementari intorno ai sei mesi di età. Prossimamente, scriverò un post sui pericoli dell’introduzione prematura di alimenti complementari. Perché il bambino sia “pronto” ad assumere alimenti complementari, vanno verificati altri indicatori del suo sviluppo psicomotorio:

✅️Il bambino dovrebbe mostrare interesse per il cibo. In molti rimangono ad aspettare la comparsa di questo interesse, ma non si deve aspettare, si deve svilupparlo: portate regolarmente il bambino a tavola durante i pasti in famiglia anche prima dell’inizio dello svezzamento e fategli vivere questa esperienza insieme a voi.

✅️Il bambino dovrebbe poter rimanere seduto da solo o con un piccolo sostegno, cioè, se lo mettete su un seggiolone, deve rimanere seduto stabilmente e non perdere l’equilibrio.

✅️Il bambino dovrebbe essere in grado di afferrare degli oggetti e portarli alla bocca. Ciò significa che è pronto a “procurarsi” il proprio cibo.

✅️Il bambino dovrebbe essere in grado di far capire che non vuole più mangiare. Ad esempio, potrebbe allontanarsi dal cucchiaio, stringere le labbra, spostare il cucchiaio con la mano, lanciare il cibo o capovolgere il piatto.

✅️Dovrebbe aver perso il riflesso di estrusione. Questo si verifica quando il bambino non estrae più la lingua quando si toccano le sue labbra. Se il riflesso di estrusione c’è ancora, sarà impossibile nutrire il bambino con qualcosa di diverso dal cibo liquido.

Per poter iniziare è indispensabile che il bambino abbia tutte queste caratteristiche.

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