Tagli sicuri in svezzamento, fin quando sono necessari?

fino a quando usare i tagli sicuri

FINO A CHE ETÀ DOBBIAMO RISPETTARE I TAGLI SICURI?

Partiamo dalle basi: Il soffocamento da corpo estraneo è una delle principali cause di mоrtе nei bambini di età inferiore ai 3 anni.

Questo fatto è dovuto a diversi fattori:

✅️ conformazione fisica della TRACHEA che è conica e non ancora cilindrica come per l’adulto

✅️ scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione dei cibi solidi (che non è innata come per i liquidi)

✅️ dentizione incompleta (i molari, necessari per ridurre il cibo in un bolo liscio, crescono intorno ai 30 mesi)

✅️ frequenza respiratoria elevata

✅️ tendenza a svolgere più attività contemporaneamente (ad esempio mangiano mentre corrono, giocano, parlano o guardano la TV, tablet etc)

⚠️Le linee guida ci dicono che i tagli sicuri vanno rispettati fino ai 3 / 4 anni, ma è importantissimo valutare le capacità di ogni singolo bambino per decidere se è pronto ad abbandonare i tagli sicuri. Ne ho parlato nel video👆.

Fatemi sapere, se lo sapevate?

❗️Vi ricordo che è disponibile una guida completa sui tagli sicuri QUI

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ho paura che non cresca se non mangia

ho paura che il bambino non cresca

NON MANGIA ABBASTANZA...IMPARIAMO A FIDARCI DEI NOSTRI BAMBINI!

So perché fate mangiare i vostri figli davanti ai cartoni o fate di tutto per intrattenerli, non perché così mangi meglio e non è perché senza si rifiuta di mangiare, è perché voi avete paura che altrimenti non mangi abbastanza.

Vi hanno messo in testa che, se non finisce tutto il piatto, non crescerà sano e forte.

E se vi dicessi che non è così? E se vi dicessi che ogni bambino ha la capacità di autoregolarsi e mangia esattamente la quantità di cui ha bisogno il suo corpo in quel preciso momento?

Il nostro compito non è farli finire tutto il piatto, ma insegnarli ad avere un rapporto sano con il cibo, non interferendo con il loro meccanismo naturale di autoregolazione, insegnandogli a sentire i segnali del proprio corpo.

❗Vi invito a rifletterci su e lasciar fare i vostri figli, fidandovi un po’ di loro.

✅Provateci, lasciateli fare, lasciateli mangiare esattamente la quantità che desiderano e fategli anche lasciare il piatto mezzo pieno.

Se avete bisogno di un aiuto per imparare a fidarvi del vostro bambino, vi aspetto al nostro corso “Svezzamento e autosvezzamento con piacere”, sicuramente vi darà tanti nuovi strumenti utili.

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Non far mangiare un bambino in movimente

mai mangiare in movimento

PERCHÉ È PERICOLOSO MANGIARE IN MOVIMENTO

⛔Non dovremmo mai far mangiare un bambino in movimento, nel passeggino, in macchina, sull’altalena, qualsiasi diversa dallo stare fermi e concentrati.

Molto spesso noi genitori, inclusa me, l’abbiamo fatto, il bambino non sta tranquillo nel passeggino e gli diamo un biscotto, un cracker o altro, e camminiamo.

Il bambino è tranquillo, magari lo mettiamo anche fronte strada, non lo vediamo e se gli va qualcosa di traverso, non ce ne accorgeremo, perché non lo vediamo!

Lui sta guardando la strada, il soffocamento è silenzioso e non sarà neanche in grado di chiedere aiuto…quando ce ne accorgiamo, potrebbe essere troppo tardi.

✅Quindi, se dobbiamo far mangiare il bambino quando siamo fuori casa, ci fermiamo lo facciamo mangiare e solamente dopo che ha finito, proseguiamo.

❗️Mai e poi mai dare cibo in movimento!

Fatemi sapere se conoscevate questo rischio.

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Come sollevare un neonato nel modo corretto

come alzare un neonato

COME SOLLEVARE IN MODO CORRETTO UN NEONATO?

Siamo abituati a sollevare i bambini prendendoli da sotto le ascelle e tirandoli su, però quando facciamo così andiamo a creare delle tensioni al collo che non è ancora tanto forte da poter sostenere il peso del capo.

Per evitare ciò, nei bambini piccoli, si consiglia sempre di ruotarli un po’ sul fianco e con la mano sorreggere la testa.

Per riadagiarlo di nuovo, andiamo a sostenere il capo con la mano e poggiarlo sempre prima sul fianco e poi supino.

Fatemi sapere nei commenti come fate voi e osservate nel video come eseguire correttamente questa manovra QUI

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Mirtilli in svezzamento e tagli sicuri

tagli sicuri mirtilli

MIRTILLI IN SVEZZAMENTO, COME OFFRIRLI IN SICUREZZA

✅️ Possono essere offerti ai bambini dall’inizio dall’inserimento dei cibi complementari, cioè, dai 6 mesi

❗️Fino a circa 3/4 anni vanno rispettati i tagli sicuri per ridurre al minimo il rischio di soffocamento (vi ricordo che il rischio zero non esiste a nessuna età). Non possono essere assolutamente offerti interi per la loro forma tonda e liscia.

✅️ I mirtilli possono essere frullati o schiacciati con la forchetta e in seguito offerti con il cucchiaino, spalmati sul pane leggermente tostato o aggiunti nello yogurt o porridge.

✅️ Possono essere anche tagliati in 4 spicchi (non a metà) per modificare la forma tonda o a rondella. Se offerti così ai bambini di 6-9 mesi, possono essere difficili maneggiare, perché a questa età utilizzano ancora la presa palmare. In questo caso, i pezzetti di mirtilli possono essere infilzati su una forchettina che il bambino potrà gestire in autonomia o aiutato, in base alle sue capacità.

Invece, a partire dai 9 mesi, con lo sviluppo della presa a pinza, potrà essere un ottimo modo per allenare la motricità fine.

❓️E voi a che età avete proposto mirtilli ai vostri bimbi?

❗️Vi ricordo che è disponibile una guida completa sui tagli sicuri QUI

Video su come offrirli, commenti e risposte QUI

È IMPORTANTISIMO FREQUENTARE UN CORSO DI DISOSTRUZIONE PEDIATRICA. Controlla le date disponibili in PRESENZA (Abruzzo) e ON-LINE

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Il girello si può utilizzare, si o no?

girello si o no

PERCHÉ IL GIRELLO NON ANDREBBE UTILIZZATO?

Il girello non dovrebbe essere mai utilizzato per i seguenti motivi:

⛔️ Può compromettere il corretto sviluppo psicomotorio del bambino. Obbliga il bambino a compiere movimenti non naturali che possono interferire con lo sviluppo sano delle ossa e delle articolazioni. La seduta del girello limita il movimento dell’anca e costringe il bambino in una posizione poco ergonomica.

⛔️ Può rappresentare un ostacolo nell’apprendimento di come cadere in modo sicuro. Nel girello si abitua a muoversi in avanti senza imparare a gestire il proprio equilibrio in modo naturale. Il girello fornisce un sostegno artificiale che impedisce al bambino di sperimentare la caduta e di sviluppare le capacità di reazione necessarie per affrontarla in modo sicuro. Inoltre, la sensazione di sicurezza fornita dal girello impedisce di imparare ad essere prudente nei movimenti.

⛔️ Quando un bambino utilizza il girello, viene obbligato a tenere una posizione poco naturale; per muoversi, deve utilizzare principalmente i muscoli dei glutei anziché quelli delle cosce e viene incoraggiato a camminare sulle punte dei piedi. Di conseguenza, acquisisce un movimento non appropriato che si basa sulla spinta con le punte dei piedi e sull’azione delle rotelle.

⛔️ Presenta rischi significativi di incidenti. Esistono numerosi casi documentati di incidenti infantili correlati all’uso del girello. La semplice supervisione di un adulto potrebbe non essere sufficiente per prevenire tali incidenti. Un bambino in un girello può muoversi a velocità considerevole, talvolta fino a un metro al secondo, e in molte circostanze può essere difficile intervenire prontamente in caso di pericolo.

✅️ Ricapitolando, quando il bambino è sveglio, è meglio metterlo sdraiato a pancia in su, su una superficie rigida, in modo che possa muoversi liberamente senza restrizioni. Da questa posizione, una volta che il suo sistema neuromuscolare è pronto, sarà in grado di esplorare attivamente nuove posizioni, come girarsi sui fianchi, rotolare, mettersi a pancia in giù e fare esercizi di “tummy time”.

Fatemi sapere se anche a voi è stato regalato un girello?

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Cos’è la neofobia alimentare?

neofobia alimentare

NEOFOBIA ALIMENTARE, COS'È E COME COMPORTARSI

Ecco una domanda ricorrente: “bimbo di 18/24 mesi che prima mangiava tutto, inizia a rifiutare anche gli alimenti che prima mangiava volentieri. cosa succede e cosa fare?”

Capisco quanto possa essere stressante quando i bambini smettono di mangiare, ma nella maggior parte dei casi è una fase del tutto naturale e fisiologica, chiamata neofobia alimentare. Di solito si risolve con il tempo, se gestita in modo corretto. Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutarvi:

✅️Calma e pazienza: Ricordate che a questa età è normale che i bambini siano un po’ diffidenti verso cibi nuovi. Non fatevi prendere dal panico e mantenete la calma durante i pasti. Il clima sereno è il 50% del successo.

✅️Presentazione graduale: Inserite nuovi cibi gradualmente, magari presentandoli accanto a quelli che già conoscono e gradiscono. E’ una buona regola mettere in tavola sempre almeno un alimento che al bambino sicuramente piace.

✅️Coinvolgimento: Coinvolgete i bambini nel processo di preparazione dei piatti. Far parte della preparazione può rendere i nuovi alimenti meno spaventosi e più interessanti per loro.

✅️Modello positivo: Mostrate entusiasmo e una mentalità aperta verso i nuovi alimenti. I bambini spesso imparano dai comportamenti dei genitori, quindi se vi vedranno mangiare con gusto qualcosa di nuovo, potrebbero essere più inclini ad assaggiare.

✅️Non forzate: Evitate di costringerli a mangiare cibi che non vogliono. Forzare potrebbe aumentare la loro avversione verso quel cibo specifico o addirittura verso il pasto in generale.

✅️Non offrite alternative: Una volta che a tavola c’è tutto ciò che pensavate di offrire, la cucina è chiusa. Davanti al rifiuto del bambino non proponete cibi alternativi. Accogliete il rifiuto con serenità e normalità. Dite: “se non lo vuoi, puoi non mangiarlo” e invitatelo a scegliere tra gli alimenti a tavola, qualcosa che gli possa piacere. Se non vuole nulla, va bene così. Magari offrirete la merenda un pò prima del solito se proprio non ha mangiato nulla.

Siate pazienti con voi stessi e con i vostri figli mentre lavorate insieme per superare questa fase.

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Sindrome del bambino scosso (shaken baby syndrome), cos’è?

sindrome del bambino scosso

COS'È LA SINDROME DEL BAMBINO SCOSSO (SHAKEN BABY SYNDROME)?

Rappresenta un grave trauma cerebrale che può derivare dalla violenta agitazione di un bambino piccolo. È una condizione estremamente grave e ancora poco compresa, che può causare danni cerebrali irreversibili.

⛑️Secondo la “Prima indagine sui casi di bambini e bambine vittime di Shaken baby Syndrome in Italia” condotta dalla fondazione Terre des Hommes insieme alla Rete ospedaliera per la prevenzione del maltrattamento all’infanzia, in 1 su 4 dei casi riportati, la sindrome ha portato al coma o addirittura alla morte del bambino.

La maggior parte degli episodi si verifica nei primi sei mesi di vita, con una concentrazione particolare nel primo anno.

❗️L’evento traumatico si verifica quando il bambino viene scosso vigorosamente, con il corpo tenuto per il tronco, causando un rapido movimento rotatorio della testa. Date le dimensioni grandi della testa dei neonati e la loro muscolatura del collo ancora in fase di sviluppo, questo movimento può causare accelerazioni e decelerazioni violente all’interno del cranio, portando a lesioni cerebrali, danni ai nervi e rottura dei vasi sanguigni con conseguenti emorragie.

❗️Attenzione: le attività normali come far saltellare leggermente un bambino sulle ginocchia o sollevarlo in aria con delicatezza non comportano rischi di lesioni.

Fatemi sapere se conoscevate questo rischio.

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Non chiamatela pappa, usiamo le parole giuste

non chiamatela pappa

NON CHIAMATELA PAPPA, USIAMO LE PAROLE GIUSTE.

👌🏻Invece di dire “è pronta la pappa”, perchè non dire “è pronto il pranzo”, “è pronta la cena”?

👌🏻Invece di dire “buona la pappa!”, provate a dire “questa pasta al ragù di lenticchie è davvero buona” o “il salmone è davvero morbido e le zucchine sono dolcissime”.

👌🏻Invece di dire “dai, mangia ancora un pò di pappa”, prova con “hai visto che c’è anche il broccolo nel piatto, ti va di assaggiarlo?”

👶🏻Il momento del pasto è un momento di condivisione e anche di apprendimento.

✅Dando un nome a ogni pasto e ad ogni alimento arricchiamo l’esperienza e il linguaggio dei nostri figli, dandogli sempre più strumenti per comunicare con noi.

❤️Poche parole che fanno la differenza.

❗Attenzione: questo post non vuole giudicare le mamme che utilizzano la parola “pappa” e nemmeno sta dicendo che questa parola non può essere utilizzata.

✅Vi sta invitando a vedere la comunicazione quotidiana con i vostri figli da un’altra prospettiva.

Cosa ne pensate?

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Schemi e tabelle svezzamento VS linee guida

schemi e tabelle in svezzamento

SCHEMI E TABELLE SVEZZAMENTO DEI VS PEDIATRI VS LINEE GUIDA 2023 OMS

Ho analizzato per voi, alcune tabelle e schemi per lo svezzamento che mi avete mandato e che vi sono state consegnate dal vostro pediatra, confrontandole con le linee guida sull’alimentazione complementare, aggiornate dall’OMS ad Ottobre 2023.

⛔Inizio dello svezzamento: quasi tutti gli schemi e tabelle indicano come età per iniziare 4/5 mesi.

✅Le linee guida dell’OMS, aggiornate nel 2023, dicono chiaramente che: l’inizio dell’introduzione dei cibi complementari dovrebbe avvenire a 180 giorni o meglio 6 mesi di vita.

Molto tabelle parlano della sostituzione della poppata lattea con la pappa.

✅le linee guida sottolineano l’importanza di proseguire l’allattamento e di non sostituire le poppate con il cibo complementare. 

In tutte le tabelle troviamo il parmigiano in quantità di un cucchiaino o due in ogni pappa, quotidianamente.

✅Sempre l’OMS sottolinea di evitare cibo ricco di sale e grassi saturi.

✅Le linee guida sottolineano l’importanza della diversità, quindi della varietà della dieta e dicono che i bambini piccoli devono consumare cibi vari per far fronte a tutti i loro bisogni nutrizionali.

Di contro, cosa troviamo negli schemi e nelle tabelle? Una pappa continua con brodo vegetale e crema di riso o mais da tapioca (che nessuna famiglia sa cosa sia) per settimane e settimane.

In tutti gli schemi troviamo una sequenza specifica di inserimento dei cibi in base all’età e anche l’indicazione di inserire l’uovo ad una certa età, oltre che alla necessità di dividere il bianco dal rosso che va inserito in seguito.

✅Vi ricordo che l’uovo può essere inserito nell’alimentazione dei bambini a partire dai sei mesi e non va suddiviso tra bianco e rosso (procedura inutile a prescindere) e quindi può essere proposto tutto intero.

In tutte le tabelle e schemi troviamo il famoso brodo vegetale come base della pappa.

✅Nelle linee guida dell’OMS non c’è né proprio traccia, non parlano proprio dell’esistenza del proprio vegetale come base della limitazione dei bambini.

Sempre nelle tabelle, il pesce viene spesso posticipato addirittura dopo il primo anno di vita.

✅L’OMS ci suggerisce di introdurlo a partire dai sei mesi.

Parliamo del latte di proseguimento, che appare quasi su ogni foglio

✅L’OMS ci dice chiaramente, che il latte di proseguimento e di crescita non sono raccomandati e consigliati.

👌Quindi, se anche a voi vi è stato consegnato uno di questi foglietti non aggiornati, l’utilizzo migliore che potete fare e strapparli!

Le linee guida aggiornate dell’OMS sono accessibili a tutti e le trovate:

  • all’interno del sito in Italiano dell’istituto Superiore di Sanità QUI
  • all’interno della pubblicazione del sito dell’OMS in Inglese QUI in cui troverete l’allegato QUI

E voi che schemino avete ricevuto? Vi aspetto nei commenti QUI

Vi ricordo che per intraprendere un percorso corretto e aggiornato sullo svezzamento, vi aspetto nel nostro video corso “Svezzamento e Autosvezzamento con piacere“!

Tutti i dettagli QUI

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