Tagli sicuri: Carota

Carota tagli sicuri

TAGLI SICURI: CAROTA

❗ATTENZIONE. Tutti dovrebbero leggere questo articolo!

❓Quando e in che formato si possono offrire le carote ai bambini?

❗ In forma CRUDA, ai bambini sotto i 3-4 anni, possono essere offerte solo carote grattugiate su una grattugia grossa/fine, oppure tagliate a listarelle MOLTO sottili.

❌ MAI dare a vostro figlio una carota intera cruda per stimolare la dentizione. È davvero pericoloso. Il bambino può staccare un pezzo grande con le gengive e non sarà in grado di masticarlo. Inoltre, le carote sono così dure che sarà molto difficile espellere un pezzo con la tosse. Pertanto, le carote crude, nelle mani di un bambino senza una dentizione per la masticazione, sono ad alto rischio di soffocamento.

✅️Potete offrire carote bollite, al vapore o cotte al forno a partire da 6 mesi.

Le carote fresche contengono:

🥕vitamine: C, E, D, PP e gruppo B

🥕 oligoelementi: zolfo, cloro, potassio, calcio, fosforo, boro, rame, selenio, magnesio e altri.

Beta-carotene, che viene convertito in vitamina A nell’organismo.

👍 Le carote che hanno subito un trattamento termico mantengono quasi completamente le loro proprietà.

❓Ecco cos’è importante ricordare quando si servono le carote:

✅️Tagliarle sempre da cotte nel senso della lunghezza in 4 o più pezzi a forma di bastoncino delle dimensioni di un nostro mignolo.

❌ Mai dare carote ai bambini a rondelle o a cilindro. Questo è il formato perfetto per bloccare le vie respiratorie. Le mezze lune possono essere un’alternativa.

Video, commenti e risposte QUI

‼️Potete trovare più informazioni su come servire altri alimenti nella nostra guida completa sui tagli sicuri e la sicurezza a tavola QUI

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Come capisco se mio figlio ha mangiato abbastanza?

Mangia abbastanza

COME CAPISCO SE MIO FIGLIO HA MANGIATO ABBASTANZA?

Bella domanda! Ma la risposta è molto semplice. I bambini sono macchine perfette e si autoregolano. Loro sanno quando per loro è abbastanza. Il nostro compito, quindi, è semplicemente quello di saper riconoscere il loro linguaggio, quello che utilizzano ancora prima di parlare: la mimica, i gesti, le azioni.

Quali possono essere i segnali?

Dopo aver mangiato una parte del pasto, il bambino:

✅️lancia il piatto o il cibo a terra

✅️respinge il cucchiaino

✅️serra la bocca

✅️si gira nella direzione opposta dal piatto

✅️comincia a giocare con il cibo e non porta più nulla alla bocca

✅️altera l’umore, arrabbiandosi o cominciando a piangere

✅️cerca di scendere dal seggiolone

Questi sono i segnali più comuni, ma sicuramente voi genitori ne osservate ogni giorno degli altri dai vostri figli.

Non sono capricci, non devono essere “curati”, sono semplicemente “parole” dei vostri figli: “Mamma, sono sazio, non lo voglio più”. L’unica cosa che possiamo fare è accettarlo e permettere al bambino di terminare il pasto, a prescindere dalle quantità del cibo che ha consumato. Stop. Fermatevi. Va bene così. Imparando ad ascoltarli, riusciremo ad avere tutte le risposte che cerchiamo.

Commenti e risposte QUI

Affrontiamo questo e altri aspetti dello svezzamento nel corso “SVEZZAMENTO E AUTOSVEZZAMENTO CON PIACERE” – Scopri di più

 

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Come offrire la mela in autosvezzamento?

Mela

COME OFFRIRE LA MELA IN AUTOSVEZZAMENTO?

Per cominciare, lasciatemi ricordare come NON dare una mela a un bambino che non ha ancora i denti molari (fino a 3-4 anni):

❌A spicchi. Non è consentito perché estremamente pericoloso. Il bambino può mordere o rompere un grosso pezzo e non sarà ancora in grado di masticarlo

❌ Intera con o senza la buccia – può ostruire le vie respiratorie o provocare il vomito in caso si stacchi un grosso pezzo

❌ A cubetti. Troppo duri per essere gestiti o masticati con le gengive

Come si PUÒ

✅️ Grattugiata su una grattugia grossa. Se utilizzate una grattugia troppo fine, otterrete solo una polpa difficile da afferrare.

✅️ Tagliata a strisce molto sottili con il pelapatate. In questo formato non può essere pericolosa.

✅️ Cotta in forno finché non diventa morbida. Togliere la buccia, schiacciare con una forchetta e servire raffreddata.

📽️Video dei tagli e commenti QUI

⚠️Vi ricordo che per tutti i tagli sicuri, c’è la nostra guida “Sicurezza a tavola e tagli sicuri” che trovate QUI.

 

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Agrumi: quando e come offrirli?

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Agrumi: quando e come offrirli?

È la stagione delle arance, dei mandarini, dei limoni, del pomelo e dei pompelmi…e con essa, affermazioni tipo “cosa? si possono dare anche le arance?”

Quindi quando si può?

✅Gli agrumi possono essere offerti ai bambini dai sei mesi. No, non devono essere esclusi dalla dieta.

⛔Non sono inclusi nella lista degli allergeni più comuni. In generale, le allergie a frutta e verdura sono estremamente rare.

✅ Sì, gli agrumi contengono istamina e possono provocare una reazione cutanea sia nei bambini, sia negli adulti. Ma NON è un’allergia!
La reazione è direttamente correlata alle quantità consumate. Potrebbe non esserci una reazione con un mandarino, ma essercene con due. In questo caso non è necessario escludere completamente il prodotto dalla dieta, ma trovare semplicemente la dose alla quale la reazione non si manifesta.

🔥Gli agrumi contengono vitamina C che favorisce l’assorbimento del ferro e rafforza anche le difese immunitarie.

In che quantità?

Se non ci sono reazioni cutanee, gli agrumi possono essere mangiati a seconda dell’appetito, cioè puoi permettere al bambino di mangiarne quanto ne vuole.

Ricordiamo sempre di non soffermarci solo al frutto che piace particolarmente al bambino, ma offrire la massima varietà possibile nei diversi colori (principio dell’arcobaleno).

‼️Nel video potete trovare i tagli sicuri per gli agrumi. Io ho utilizzato l’arancia e il mandarino, ma la regola può essere applicata a tutti gli agrumi, ovviamente.

‼️E’ arrivata la nostra Super Guida sulla sicurezza a tavola (compresi i tagli sicuri), la potete trovare sul nostro sito: https://www.polinakazimirova.it/guida-sicurezza-a-tavola/

💣A proposito, sapevate che l’arancia è un ibrido tra un pomelo e un mandarino?

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Uova in autosvezzamento

Copertine post ITA (2)

Uova in autosvezzamento

Oggi sfatiamo i miti più diffusi su un alimento nello svezzamento: le uova.

Molti credono che sia necessario introdurre prima il tuorlo e poi l’albume molto più tardi.

Amici, questa è solo una credenza senza fondamenti.

Si pensava questo a causa della scarsa informazione sulle allergie. Si credeva che le proteine ​​dell’albume fossero più allergizzanti e, più tardi venivano introdotte nella dieta del bambino, minore era il pericolo di sviluppare allergie.

Ma la ricerca moderna in allergologia suggerisce il contrario: prima si introducono gli alimenti appartenenti al gruppo dei 14 più grandi allergeni e minore è la probabilità di sviluppare allergie alimentari in futuro.

Le uova sono infatti incluse nei 14 grandi allergeni e sia il tuorlo, che l’albume possono causare una reazione allergica, che si manifesta anche ad un dosaggio minimo.

È impossibile separare l’albume dal tuorlo in modo che non si mischino, quindi è inutile separarli per paura di una reazione allergica.

Le uova possono essere offerte ai bambini già a partire dai 6 mesi. Sia il tuorlo che il bianco.

Ricordate solo che i bambini sotto i 5 anni non devono mangiare uova crude o semi crude a causa dell’alto rischio di contrarre la listeria.

Video, commenti e risposte QUI

È disponibile la guida pratica sui tagli sicuri QUI

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Uva in autosvezzamento

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Uva in autosvezzamento

E’ arrivata la stagione dell’uva, parliamo quindi di questo frutto e di come offrirlo.

Si può proporla ai bambini già a 6 mesi, rispettando i tagli sicuri.

Non è un prodotto altamente allergenico, ma, ovviamente, non sono escluse reazioni individuali (estremamente rare).

Contrariamente ai detti popolari, non provoca fermentazione nello stomaco.

Ricca di fibre, vitamina C e K, l’uva contiene l’80-84% di acqua. Grazie a queste proprietà, l’uva matura può essere un’eccellente prevenzione della stitichezza. Può essere consumata quotidianamente, ma non a discapito della varietà con altri prodotti.

Ricordoamoci, che il soffocamento è una delle principali cause di morte nei neonati e nei bambini piccoli, in particolare nella fascia 0 – 4 anni. Il cibo è responsabile nel 40% dei casi di soffocamento fatale e di circa il 60% di soffocamento non fatale.

L’uva è la terza causa più comune negli episodi di soffocamento fatali legati al cibo, dopo wurstel e caramelle. Pertanto, per i bambini di età inferiore a 4 anni, si deve necessariamente tagliare l’uva in 4 spicchi. Mai offrirla intera. Anche quando vi sembra che il bambino stia già masticando bene.

Per i bimbi con la presa a pinza (dopo 9 mesi di età) si potrebbe tagliare l’uva a pezzetti ancora più piccoli per stimolare lo sviluppo della motricità fine.

⛔️Mai e poi mai si può tagliare l’uva a rondelle.

Se il bambino si rifiuta di mangiare l’uva a spicchi, non insistete, non è un prodotto essenziale. Lasciate che mangi qualsiasi altro frutto in forma e tagli sicuri.

Ricordate che non ci sono alimenti indispensabili nella dieta, nessun beneficio dell’uva è comparabile con il rischio di soffocamento collegato.

Avete già proposto l’uva ai vostri bambini? Vi ricordate sempre di tagliarla?

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Come offrire la carne ai bambini?

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Come offrire la carne ai bambini?

Spesso mi chiedete quando e come offrire la carne al vostro bambino.

Ecco a voi ☺️.

❓Quando iniziare? – È possibile, anzi, è necessario dai 6 mesi. La carne è ricca di ferro e zinco, sostanze estremamente importanti per il pieno sviluppo dei bambini.

❓Ogni quanto? – 2/3 volte a settimana.

❓In che formato?

✔️Carne macinata (anche come salsa tipo ragù) potete offrirla con verdure, cereali, pasta o semplicemente così.

✔️ Pezzi morbidi tagliati a striscie perpendicolarmente alle fibre – a bastoncino comodo per il bambino da prendere in mano.

✔️ Carni a lunga cottura che si sfilacciano con le mani, come spezzatino o carne macinata, possono essere serviti come piatto a parte o con cereali/pasta, sminuzzata in piccoli pezzi.

✔️Polpette sempre a forma di bastoncino, comodi da afferrare in pugno.

L’unica condizione è che la carne sia ben cotta. Ai bambini di età inferiore a 5 anni non devono essere offerti prodotti di origine animale crudi o semicotti.

🔥Tutte le organizzazioni internazionali affermano all’unanimità che le proteine ​​dovrebbero essere presenti nella dieta del bambino ad ogni pasto. Non dimenticate, però, che la carne non è l’unica fonte di proteine. Può essere alternata al pesce, ai latticini, alle uova e ai legumi.

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Taglio sicuro per albicocche, prugne e susine

Copertine post ITA 2 (4)

Albicocche, prugne e susine

Si possono offrire ai bambini fin dai 6 mesi, attenzione però, il frutto dev’essere molto maturo da poterlo schiacciare tra le dita.

⛔️Non offrite frutti non maturi e duri perché c’è il rischio di soffocamento.

✅️Quando date le albicocche, le prugne o le susine, tagliatele sempre almeno in otto spicchi, togliendo ovviamente il nocciolo.

Non è necessario sbucciare i frutti a meno che la buccia non dia particolarmente fastidio al bambino, quindi osservatelo, se non vedete segni di disagio e difficoltà nel gestire il frutto con la buccia, allora potete lasciarla.

⚠️Ricordate sempre di lavare la frutta accuratamente prima di offrirla.

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