Fragole in svezzamento

fragole in svezzamento

FRAGOLE IN SVEZZAMENTO, COME E QUANDO SI POSSONO OFFRIRE?

🍓La stagione delle fragole è iniziata e, come ogni anno, ricevuto tantissime domande: quando si possono dare? Come tagliarle? E’ rischioso per le allergie?

✅️ Le fragole possono essere offerte ai bambini dai 6 mesi di età, ma è importante seguire le regole di sicurezza per servirle.

⚠️ Considerata la loro forma conica e la superficie abbastanza liscia, le fragole vanno tagliate in 4 o più spicchi (a secondo della dimensione della fragola).

E’ importante, quindi, evitare forme cilindriche e rotonde, attraverso i tagli sicuri.

📢 Sì, le fragole possono causare allergie, proprio come qualsiasi altro alimento, ma non sono incluse nell’elenco dei 14 allergeni più comuni. Una reazione allergica può verificarsi solo in rari casi (3-4% nei bambini sotto i due anni e 0,5-1% nei bambini più grandi) e non necessita un inserimento specifico.

⚠️Ricordate che evitare un alimento per paura di allergie può essere controproducente. I recenti studi ci dicono infatti, che introdurre un potenziale allergene all’inizio dell’introduzione dei cibi complementari, dai 6 mesi, riduce il rischio di sviluppare un’allergia da grandi, proprio al contrario di ciò che si credeva in passato.

🍓L’eruzione cutanea leggera dopo il consumo di fragole è quasi mai un indicatore di allergia. Pertanto, è importante contattare un allergologo per confermare l’eventuale diagnosi e non escludere questo alimento dalla dieta del bambino senza una reale necessità.

❗️Curiosità: le proteine delle fragole che causano una reazione allergica sono sensibili al calore, significa che se cotte potrebbero non provocare nessuna reazione. Pertanto, spesso le persone allergiche alle fragole fresche, possono mangiare la marmellata senza problemi.

⚠️Vi ricordo che per tutti i tagli sicuri, c’è la nostra guida “Sicurezza a tavola e tagli sicuri” che trovate QUI.

Avete scoperto qualcosa di nuovo? Adorate le fragole? Le offrite ai vostri bambini? Condividete nei commenti.

Video su come offrirle, commenti e risposte QUI

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Come, perché e quando fare il tummy time

tummy time

COME, PERCHÉ E QUANDO FARE IL TUMMY TIME?

Dopo aver cambiato il pannolino, possiamo fare un po’ di tummy time, che in pratica vuol dire stare a pancia in giù.

✅️Questo esercizio aiuta a rinforzare tutti i muscoli e ad avere anche una visione nuova e diversa, ad un bimbo che sta sempre a pancia in su e quindi vede spesso solo il soffitto.

✅️Quando il bambino è tanto piccolo, il tummy time si fa di solito addosso a mamma e papà che si appoggiano sul letto, mettendo il bimbo addosso a loro su pancia e petto per un po’ di tempo.

✅️Questo esercizio si può fare anche dopo il cambio del pannolino. Dopo che abbiamo cambiato il bambino lo giriamo a pancia in giù, ricordando sempre di prendere il bambino dal fianco (ne ho parlato qui).

👆Non li teniamo a lungo, perché a un certo punto si stancano e per non creare un’associazione negativa con questo esercizio, li facciamo stare un pochino e poi li rigiriamo con attenzione, sostenendo il capo, lo mettiamo prima sul fianco e poi lo giriamo in posizione supina.

❗ATTENZIONE NON LASCIATE MAI IL BIMBO SUL FASCIATOIO INOSSERVATO, quando fate il tummy time, approfittate per fargli qualche carezza, qualche leggero massaggino, così da tenerlo sotto controllo con la mano, non lasciandolo mai da solo.

❗ATTENZIONE, quando il bambino/ la bambina inizia a fare i primi tentativi di rotolamento (di solito, verso i 3/4 mesi), il tummy time può essere eseguito solo a terra o sul tappeto, per evitare cadute dal fasciatoio o dal letto.

❗Il bimbo nel video non dorme nel lettino che vedete, la mamma è informata sulla sicurezza del sonno. Vi ricordo che i paracolpi nel lettino non vanno usati, come neanche i peluche.

🤗I vostri cuccioli fanno regolarmente il tummy time?

Fatemi sapere nei commenti e osservate nel video come eseguire questa attività qui!

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Quale acqua scegliere per i bambini in svezzamento

quale acqua scegliere svezzamento

QUALE ACQUA DARE AI BAMBINI IN SVEZZAMENTO?

Nei bambini sopra i 6 mesi di vita in Italia si può offrire l’acqua del rubinetto.

‼️ La sua sicurezza è garantita da rigorosi controlli sulla rete idrica, più frequenti rispetto a quelli sull’acqua minerale, soggetta a un solo controllo annuale.

Optare per l’acqua del rubinetto è una scelta ecologica e conveniente, considerando l’impatto ambientale della produzione e distribuzione di bottiglie di plastica, oltre a un risparmio medio di circa 400 € annui per famiglia, calcolato come costo medio di acquisto di acqua minerale per un anno.

Se volete comunque acquistare l’acqua in bottiglia, queste sono le semplici indicazioni da osservare:

✅️ Assicuratevi che sull’etichetta sia riportata la dicitura “acqua minerale naturale”; evitate altre diciture come “acqua di sorgente o da bere”, poiché indicano che l’acqua potrebbe non avere le specifiche proprietà salutistiche riconosciute dal Ministero della Salute.

✅️ Sono richiesti: il nome della sorgente, la composizione analitica, la data di imbottigliamento, il laboratorio che ha condotto le analisi e il numero di identificazione del lotto.

✅️ Nei bambini fino ad 1 anno di età va utilizzata acqua oligominerale: con residuo fisso fino a 500 mg/l

✅️ Nei bambini dopo l’anno di età, vanno bene acque minerali con residuo fisso non superiore a 1500 mg/l

Avete altri dubbi a riguardo?


Fatemi sapere nei commenti qui!

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Come calmare il pianto del neonato

come calmare il pianto del neonato

COME CALMARE IL PIANTO DEL NEONATO

E se vi dicessi che non dovete prendere subito in braccio il bimbo appena inizia a piangere?

😊Ora vi spiego tutto, nel video, che troverete in fondo all’articoli, Alessandro (4 mesi) piange, d’istino ci verrebbe da prenderlo in braccio subito e rispondere al suo richiamo, io invece mi avvicino e inizio a parlargli, magari toccandolo, poi delicatamente mi avvicino al suo viso così da farmi vedere e piano piano, Alessandro si calma e inizia a interagire con me.

📢 Il pianto di un bambino non va mai ignorato, perché è un suo modo di comunicare e richiamare l’attenzione dell’adulto, però non è detto che abbia sempre bisogno di essere preso in braccio per calmarsi.

📢 Il pianto è il suo modo di attirare la nostra attenzione e quando noi rispondiamo sempre e solo con il prendendo il bambino in braccio, limitiamo il suo modo di calmarsi a solo questa modalità.

✔️Cerchiamo invece di insegnargli altre modalità con cui calmarsi e ritrovare la serenità:

✔️ Il primo step, quando il bambino inizia a piangere, iniziamo a parlargli, a fargli sentire la nostra voce, se questo non basta a calmarlo, tocchiamolo. Se continua a piangere ci avviciniamo per farci vedere meglio.

✔️Se il bambino continua comunque a piangere e non si calma, allora lo accogliamo e lo prendiamo in braccio.

In questo modo lui avrà diversi modi per calmarsi:

❤️ Sentire la nostra voce

❤️ Sentire il tocco della nostra mano

❤️ Vedere il nostro viso

❤️ Solo dopo essere preso in braccio

✅️ ben quattro strumenti diversi, a fronte di uno solo.

Il video lo trovate qui

❗Disclaimer per il video: il cuscino non va mai utilizzato nei bambini sotto 2 anni. La questione è stata affrontata con la mamma in una sede separata.

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Imparate la manovra RCP

Manovra salvavita RCP

IMPARATE LA MANOVRA SALVAVITA

Il caso di arresto cardiopolmonare abbiamo davvero poco tempo per agire:

‼️ A 4 minuti dell’arresto cardiaco iniziano i primi danni cerebrali irreversibili

‼️ A 10 minuti arriva la m0rte cerebrale

⛑️ I soccorsi, in una città media, arrivano di solito dopo 12/14 minuti dalla chiamata

‼️ Le manovre di rianimazione cardiopolmonare eseguite tempestivamente e correttamente aumentano di 3 VOLTE la sopravvivenza della persona in arresto cardiaco

Senza la RCP la sopravvivenza è del 1-5%

‼️ Ognuno di noi, imparando le manovre di RCP, può riuscire a mantenere la persona in vita fino all’arrivo dei soccorsi.

Ognuno di noi può fare la differenza

Imparate le manovre Salvavita

Video e commenti qui!

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Come si cambia un pannolino?

cambio del pannolino

QUAL'È IL MODO PIÙ CORRETTO PER IL CAMBIO DEL PANNOLINO?

❗nel momento del cambio, siamo tutti abituati a tirare il bimbo su per i piedi, ma questa non è una buona abitudine perché rischiamo di sovraccaricare le sue anche.

Per cambiare il pannolino, procediamo come di seguito.

Nel momento di rimuovere il pannolino sporco, adagiamo il bambino sul fasciatoio, apriamo il pannolino e portiamo il bambino per a lavare.

✅️ Una volta pulito, torniamo al fasciatoio e procediamo così:

  • prepariamo il pannolino sul fasciatoio
  • ruotiamo il bambino sul fianco
  • poggiamo il pannolino sotto al sederino
  • aggiustiamolo ruotando anche dall’altro lato
  • chiudiamo e rivestiamo

In questo modo non dovremo tirare il bimbo su per le gambine. 

Vi mostro come fare in questo video QUI

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Funghi in svezzamento

funghi in svezzamento

FUNGHI IN SVEZZAMENTO, SI POSSONO OFFRIRE?

❓️Quali funghi possiamo offrire ai nostri bambini durante lo svezzamento?

✅️I funghi COLTIVATI, cioè quelli che comprate al supermercato, principalmente gli champignon (Agaricus bisporus), possono essere offerti ai bambini a partire dai 6 mesi, ovviamente rispettando i tagli sicuri, evitando i pezzi grandi e i tagli a rondelle.

❓️Allora perchè tutti abbiamo sempre sentito dire, da pediatri, riviste mediche etc, che i funghi vanno evitati fino a 12 anni?

Probabilmente, come chiarito anche dalla pediatra Caterina Vignuda e dal giornalista di Uppa Antonino Michienzi, il fraintendimento arriva dall’interpretazione allargata, di un opuscolo del ministero della salute riguardante i funghi selvatici, quelli che raccogliamo nei boschi, il cui divieto rimane effettivamente fino ai 12 anni.

🔴 Quindi il DIVIETO RIMANE FINO AI 12 ANNI PER I FUNGHI SELVATICI, tipo Porcini, Cantarelli, etc.

A conferma di questo malinteso, riguardante i funghi coltivati e venduti attraverso la filiera controllata dei supermercati, c’è il fatto che nelle linee guida internazionali e relative autorità sanitarie, questo divieto non esiste. Al contrario sono suggerite diverse ricette con ingrediente i funghi.

Alla luce di queste informazioni, siete propensi ad offrirli ai vostri bambini?

Commenti e risposte QU

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Con cosa iniziare lo svezzamento?

con cosa iniziare lo svezzamento

CON COSA INIZIARE LO SVEZZAMENTO

❓️Con cosa Iniziare lo svezzamento? In realtà lo svezzamento inizia molto prima dell’inizio effettivo.

✅️I nostri bambini scoprono i sapori dei diversi alimenti, già durante la gravidanza quando sentono il sapore del liquido amniotico cambiare a seconda di ciò che mangia la mamma.

✅️Scoprono i sapori del cibo anche durante l’allattamento, attraverso il latte materno, che modifica il proprio sapore a seconda di ciò che la mamma ha mangiato in quel momento.

✅️Anche durante i pasti, con il bambino ancora piccolo e non pronto per lo svezzamento, gli stiamo già facendo conoscere i diversi alimenti, ancora prima di iniziare ad assaggiarli.

Quindi, considerando tutto questo, è meglio iniziare lo svezzamento con ciò che la mamma mangiava durante la gravidanza, durante l’allattamento e ciò che la famiglia mangiava ancora prima di iniziare lo svezzamento.

La buona notizia è che in realtà si può mangiare quasi tutto ad eccezione di pochissimi alimenti!

Naturalmente per far si che il bambino possa condividere il pasto con tutta la famiglia, mamma e papà si impegneranno per seguire una dieta sana e variegata. La dieta mediterranea è un ottimo riferimento da seguire.

All’inizio dello svezzamento non sono necessarie ricette elaborate. Proprio per favorire la scoperta dei nuovi alimenti, è preferibile offrirli possibilmente nel loro aspetto, colore, odore e consistenza originale. In questo modo il bambino potrà “catalogare” ogni alimento correttamente.

Naturalmente vi capiterà di offrire della pasta condita o delle ricette che solitamente preparate in famiglia, va benissimo alternare anche così.

Per agevolare il vostro inizio ho creato una guida che fa per voi, scopritela QUI

Commenti, domande e risposte QUI

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Coliche del neonato: cosa fare?

Coliche del neonato

COLICHE DEL NEONATO: COSA FARE?

È stato provato che il pianto serale, inconsolabile, dei bambini dalle 3 alle 12 settimane di vita, è molto raramente collegato alle coliche intestinali e quindi all’eccesso di gas che ne causa il dolore.

È vero che quando il bambino piange, sembra che si sforzi e tiri su le gambe e, magari, espella anche dell’aria, ma ciò succede non perché provi dolore, ma perché i bambini piccoli piangono con tutto il corpo.
È un’attività piuttosto impegnativa che richiede tanto sforzo fisico e, giustamente, questo sforzo provoca anche la fuoriuscita di un pò d’aria, naturalmente presente nell’intestino di ogni essere umano.

Di fatto, le famose “coliche” sono più legate all’incapacità del sistema nervoso immaturo, di elaborare gli stimoli della giornata. O meglio, è il modo che utilizza il sistema nervoso per scaricare la tensione, rilassarsi e resettarsi dopo i numerosi stimoli ricevuti.
Il noto pediatra americano B. Brazelton, infatti, è convinto che questo pianto inconsolabile della maggior parte dei neonati, serva proprio a riorganizzarsi e a trovare una via di sfogo per il sistema nervoso immaturo del bambino.

❓️Cosa possiamo fare per prevenire queste crisi di pianto?

✅️Ridurre il numero di stimoli durante la giornata

✅️Tenere il bambino il più possibile in braccio (magari, nella fascia portabebè)

✅️Abbassare le luci di sera ed eliminare tutte le fonti di rumore eccessivo

❓️Durante la crisi invece:

✅️Dopo essersi assicurati che il bimbo non pianga per fame, freddo o pannolino sporco, cercare di manipolarlo il meno possibile

✅️Mantenere la calma

✅️Rivolgersi al bambino con una voce dolce e bassa, quasi un sussurro

✅️Tenerlo in una fascia addosso al genitore

✅️Alcuni gradiscono il massaggio (non insistete se provoca un pianto più forte)

✅️Utilizzare la fasciatura (swaddling) che favorisce il suo contenimento e lo aiuta a riorganizzarsi

✅️Respiro profondo, con la consapevolezza che non è un dolore che provoca il pianto, ma un bisogno del suo sistema nervoso di elaborare il sovraccarico di stimoli, che porta ad un vero e proprio scatto di sviluppo.

⁉️E voi, come avete vissuto o state vivendo le famose “coliche”?

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Obesità e svezzamento

obesità e svezzamento

OBESITÀ E SVEZZAMENTO, COME PREVENIRLA?

Secondo un analisi pubblicata di recente sull’autorevole rivista scientifica The Lancet, basata sui dati del 2022, nel Mondo ci sono 159 milioni di bambini e adolescenti e 879 milioni di adulti obesi e i numeri sono in costante aumento…Sono dati sconvolgenti, stiamo parlando di oltre un miliardo di persone, una su 7!

Noi adulti abbiamo la responsabilità di prevenire questa malattia, a partire già dallo svezzamento…come?

❗Evitando di forzare i nostri bambini a mangiare

Evitando schermi o altre distrazioni durante i pasti

Rispettando ed imparando a fidarci della loro capacità di autoregolarsi

Lasciandoli liberi di fermarsi quando vogliono

Perché l’ansia che “non mangi abbastanza” è sbagliata?

Innanzitutto perché il rischio di denutrizione è inesistente, qualsiasi bambino che abbia accesso al cibo è perfettamente in grado di autoregolarsi e soprattutto perché questi atteggiamenti errati, a lungo andare, vanno a rovinare il rapporto con il cibo, portando, appunto, anche all’obesità.

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Su questo blog, su Instagram e nel corso “SVEZZAMENTO E AUTOSVEZZAMENTO CON PIACERE” troverete tutti gli strumenti per affrontare lo svezzamento correttamente evitando atteggiamenti errati, che possono rovinare il futuro rapporto con il cibo dei bambini.

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